Présentation de l’éditeur
Questo libro racconta la genealogia, la vita e la morte – tra il 1875 e il 1935 – della Scienza dell’amministrazione: una disciplina universitaria molto diversa da quella attuale.
All’epoca, infatti, si proponeva di ridurre le disuguaglianze sociali con l’ambizione di porre persino il tema della felicità. Cercò di farlo contrastando lo sbriciolamento delle scienze sociali in sottocampi incomunicanti e l’egemonia del formalismo giuridico nelle facoltà di Giurisprudenza e nella cultura dello Stato. Per gli scienziati dell’amministrazione quel sapere – e il liberalismo collegato – era incapace di guidare le élites politiche verso la risoluzione positiva della “questione sociale”.
Nel corso di settant’anni, la Scienza dell’amministrazione fu sconfitta e di essa si è poi persa ogni traccia, sepolta dalla nuova identità che la disciplina si è data a partire dagli anni Sessanta del secondo dopoguerra fino ad oggi. Il libro disseppellisce quelle tracce, ricostruisce le condizioni di possibilità di questa sconfitta e mostra i suoi effetti di lungo periodo.
Andrea Rapini è professore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di sociologia e diritto dell’economia dell’Università di Bologna.
Sommaire
Prefazione di Sabino Cassese
1. Introduzione
- 1. La Scienza dell’amministrazione come problema storico
- 2. Modus operandi
- 3. La struttura del libro
2. Lo State building e l’istituzionalizzazione della Scienza dell’amministrazione
- 1. Radici nazionali e transfert internazionale
- 2. Regolamenti, frontiere, territori
- 3. La consacrazione: spie
- 4. L’attrazione delle altre discipline: Luigi Rava
3. Chi decide che cos’è la Scienza dell’amministrazione?
- 1. Il modello italiano di Università tra Francia e Germania
- 2. Il reclutamento dei reclutatori
- 3. Dagli individui alle reti
- 4. Vittorio Emanuele Orlando tra nucleo di coordinamento e periferia decisionale
- 5. Discipline e disciplinamento: Giovanni Vacchelli
- Appendice: Misure centro/periferia nei due periodi
4. Scienza dell’amministrazione, guerra totale e riforma sociale
- 1. La guerra moderna, il lavoro e la cura della popolazione
- 2. Una nebulosa riformatrice: analisi prosopografica
- 3. Le proposte della Commissione per lo studio della Legislazione sociale e della previdenza
- 4. L’invenzione delle classi medie
- 5. Sul bordo del precipizio: Scienza dell’amministrazione, Stato liberale, fascismo
- 6. Quando non si «apre la sala»
5. La deistituzionalizzazione della Scienza dell’amministrazione
- 1. L’Università Cattolica, Romeo Vuoli e l’istituzionalizzazione delle Scienze politiche
- 2. Scienza dell’amministrazione e corporativismo
- 3. La tetrarchia
- 4. Ai margini della disciplina: Carlo Francesco Ferraris
- 5. L’anomalia: Guido Cavaglieri
- 6. Il nomos della disciplina: Oreste Ranelletti
6. «L’uomo baco»: conclusioni
I libri di Viella
, Vol. 513
, 184 pages.
25,65 €