Présentation de l’éditeur
Il volume raccoglie studi dedicati al pensiero di costituzionalisti vissuti nel Novecento. Sono confronti fra due o più autori, o singoli ritratti di protagonisti dei dibattiti intorno alle questioni fondamentali del diritto costituzionale, con excursus su studiosi stranieri che variamente vi influirono. Ne emerge una lettura complessiva, pur se priva di ambizioni di completezza, degli esiti del costituzionalismo italiano del secondo dopoguerra.
Si parte dalla questione del diritto di voto sviluppata da Gaetano Mosca e dagli studi sugli ordinamenti giuridici di Santi Romano, per poi soffermarsi soprattutto sulla prima età repubblicana, quando la Costituzione appena approvata si candidava a fare da spartiacque fra due epoche. Vezio Crisafulli, Carlo Esposito e Costantino Mortati avevano preparato il terreno per radicare un’idea di Costituzione molto lontana da quella che aveva allignato sotto lo statualismo nelle due varianti dello stato liberale e dello stato fascista. Nei decenni successivi, proprio il passaggio dallo statualismo al costituzionalismo avrebbe funzionato da sfondo comune alle riflessioni dei giuristi dell’età repubblicana. Riportarle oggi alla luce consente di recuperare una profondità di pensiero che aiuta ancora ad orientarsi in un periodo di forti polarizzazioni tra chi sente che la carta costituzionale è ormai stata tradita e chi la ritiene ormai superata, in nome di una visione imbastardita di realismo giuridico.
Cesare Pinelli è professore di diritto costituzionale alla Sapienza e membro della Commissione per la democrazia attraverso il diritto (Commissione di Venezia). Tra i suoi libri più recenti ricordiamo: Diritto pubblico (il Mulino, 2018, 2022), Lavoro e costituzione (Editoriale Scientifica, 2021), Disinformazione e democrazia (con Claudia Hassan, Marsilio, 2022) e I diritti nelle piattaforme (con Ugo Ruffolo, Giappichelli, 2023).
Sommaire
I. La questione del diritto di voto in Gaetano Mosca e nei costituzionalisti italiani
II. La costituzione di Santi Romano e i primi Maestri dell’età repubblicana
III. Il confronto sull’interpretazione fra Emilio Betti e Vezio Crisafulli e il contributo di Tullio Ascarelli
IV. La prefigurazione delle «situazioni straordinarie»: una costante del pensiero espositiano
V. La costituzione in senso materiale di Costantino Mortati
VI. L’esperienza costituzionale degli Stati Uniti d’America e la teoria delle forme di governo di Mortati
VII. Disciplina e ruolo costituzionale dei partiti nel pensiero di Carlo Lavagna
VIII. Pluralismo politico e unità statale nel saggio sui partiti di Heinrich Triepel
IX. Nel centenario della pubblicazione di H. Kelsen, Essenza e valore della democrazia
X. Diritto, legge, Costituzione. Variazioni sul tema
XI. Il dibattito sull’interpretazione costituzionale fra teoria e giurisprudenza
XII. Diritto e politica costituzionale nel pensiero di Aldo M. Sandulli
XIII. Antonio La Pergola, giurista-costruttore
XIV. Forme di governo antiche e contemporanee nel pensiero di Norberto Bobbio
XV. Massimo Severo Giannini costituzionalista
XVI. Il tempo della Costituzione nel pensiero di Leopoldo Elia
XVII. Sguardi oltre Atlantico di costituzionalisti italiani fra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta
XVIII. Generazioni
Nota ai testi
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