97888152959100536075


Parution : 03/2022
Editeur : Il Mulino
ISBN : 978-8-8152-9591-0
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La giustizia in scena

Diritto e potere in Eschilo e Sofocle

Emanuele Stolfi

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Perché le opere di Eschilo, Sofocle ed Euripide vengono tutt’oggi rappresentate e continuano ad appassionarci? Perché la loro messa in scena suscita sempre emozioni viscerali, che ci fanno inabissare nel profondo di noi stessi? In questo libro la tragedia greca viene letta come un inquieto laboratorio della coscienza civile – quindi anche giuridica e politica – dell’Occidente, ove l’intreccio fra mito e attualità del V secolo a.C. solleva questioni con cui ancora dobbiamo misurarci, come uomini e cittadini: dalla natura ambivalente del potere, sempre sul punto di degenerare in tirannide o di dar corpo all’incubo della guerra civile, alle irrisolte criticità della democrazia e dell’uso della parola – in grado di persuadere e conciliare, ma anche soverchiare e irretire – ; dal fondo cupo di violenza e terrore in cui talvolta si specchiano gli assetti istituzionali, alla ricerca di criteri che definiscano la responsabilità dell’individuo.

Emanuele Stolfi insegna Diritti greci e Diritto e letteratura nell’Università di Siena. Tra i suoi volumi: «Gli attrezzi del giurista. Introduzione alle pratiche discorsive del diritto» (Giappichelli, 2018); «La cultura giuridica dell’antica Grecia. Legge, politica, giustizia» (2020) e «Come si racconta un’epidemia. Tucidide e altre storie» (2021), editi da Carocci; per il Mulino, «Il diritto, la genealogia, la storia. Itinerari» (2010).

 

Sommaire

Prefazione
I. Teatro greco e cultura giuridica
1. Transiti lessicali e contaminazioni di saperi.
2. Fra le maglie del mito.
3. L’esperienza «totalizzante» della tragedia, e dei suoi dilemmi.
4. «La sapienza dionisiaca è un abominio contro natura».
5. La coscienza giuridica di un mondo senza giuristi.
II. Una e molteplice: la giustizia fra necessità e contesa
1. Un «mattatoio d’uomini».
2. Polisemia del sangue: logiche e limiti della vendetta.
3. L’agone e la pace, ossia dell’istituzione del processo.
4. La parola che placa e persuade (o soverchia e inganna).
5. La paura s’insedia in città.
III. Ubiquità tiranniche
1. Il volto oscuro di ogni potere, e la sua forza corruttrice.
2. Un monoteista inquieto.
3. Non «provare pietoso timore»: Aiace e gli Atridi.
4. Sovranità e dismisura: un primo percorso tebano verso la tirannide...
5. ... e un secondo, pressoché speculare.
IV. Pluralità e conflitti di leggi 201
1. Quasi un «Aleph»: l’Antigone e le sue dualità.
2. Lo spettro della scissione.
3. Oralità e scrittura.
4. Eguali e diversi (non solo) dinanzi alla legge.
5. Una catena senza fine di reinterpretazioni: gli esordi antichi.
V. «Ironia tragica», tecniche investigative, volontà e «inconscio giuridico»
1. Un eroe dal cammino (e con un volto) diverso.
2. Troppi ruoli per lo stesso personaggio.
3. «Tutto è un enigma e tutto ha una soluzione».
4. Le oscure allusioni di un «capro espiatorio».
5. «Io infelice subii non volendo»: il contagio, la responsabilità e la colpa

Saggi , 360 pages.  29,00 €