Présentation de l'éditeur
La Rivoluzione francese definisce la moderna cittadinanza, ma ne esclude categoricamente le donne. Nel 1848 viene introdotto il suffragio universale per i soli uomini, mentre le donne dovranno attendere la fine del secondo conflitto mondiale. Quali sono le ragioni di un divario tanto lungo e profondo?
Per rispondere a questo interrogativo, l’autrice accosta le riflessioni dei movimenti femministi alle teorie di filosofi, politici e scienziati che hanno immaginato i diritti politici come squisitamente maschili, soffermandosi su alcuni momenti cruciali e su alcune fra le protagoniste più originali del lungo Ottocento.
Il volume si sviluppa attorno ad alcuni nuclei tematici: il governo della famiglia e quello della città, i rapporti tra diritti civili e diritti politici, il concetto di nature féminine, gli interventi biopolitici di impronta pronatalista.
Vinzia Fiorino insegna Storia contemporanea all’Università di Pisa, fa parte della Società italiana delle Storiche e del Centro Interuniversitario di Storia Culturale. Si è occupata anche di storia sociale e culturale delle istituzioni psichiatriche (Matti, indemoniate e vagabondi, Venezia 2002 e Le officine della follia. Il frenocomio di Volterra, Pisa 2011).
Sommaire
Introduzione
1. Il problema, la cronologia
2. L’approccio, il metodo
3. I temi, le traiettorie
1. Il cantiere rivoluzionario: dall’universalismo dei diritti alla famiglia “borghese”
1. Prese di parola
2. Patriarcato e universalismo sotto scacco: Mary Wollstonecraft e Olympe de Gouges
3. La solitudine del moderno
4. L’individualismo proprietario, le donne proprietarie
5. Cittadine in armi e arditi travestimenti
6. La «nature féminine» e una nuova «science de l’homme»
2. Il suffragio del popolo e i nuovi ordini simbolici
1. Solide tradizioni, coraggiose resistenze
2. Le sansimoniane / i sansimoniani
3. 1848: il voto di tutti gli uomini
4. Nuovi ordini simbolici: il popolo unanime
5. Madri e sacerdotesse: la ricerca di un nobile archetipo
3. I movimenti suffragisti: le idee e le pratiche
1. L’Ottocento racconta il femminile: sentimentalismi e dark sides
2. Maria Deraismes e la nuova razionalità repubblicana
3. Hubertine Auclert: il voto, i gesti e i diritti “degli altri”
4. Socialisti e cattolici: le oscillazioni di due importanti culture politiche
4. La crisi di fine secolo e l’eclissi della rappresentanza
1. Sguardi imperialisti e nuove biopolitiche
2. Le masse sono femmine
3. Bizzarre rappresentanze politiche: il voto per fuochi
4. Madeleine Pelletier e la grande stagione collettiva
Una riflessione conclusiva