Présentation
Pubblicato per la prima volta nel 1929, Il diritto dei privati è uno dei vertici speculativi dell’istituzionalismo giuridico europeo. Widar Cesarini Sforza, uno dei suoi interpreti più esigenti e lucidi, non si limita a dimostrare, una volta di più, che diritto e Stato non fanno rima, che la giuridicità e la normatività si dicono in molti modi e che il pubblico e la politica possono abitare altrove e manifestarsi altrimenti da come l’immaginario della sovranità ci ha tanto lungamente imposto di credere. In questo libro eccentrico, teso e argomentato, Cesarini Sforza decide di illuminare il piano dei rapporti ordinari – quello in cui inventiamo i modi e le forme per vivere assieme, per fare collettivo – e mostra che le regole che tra di noi istituiamo hanno un tenore giuridico e una consistenza normativa in nessun modo inferiore o subalterna alle leggi dello Stato o alle regole implicite del mercato. Cesarini Sforza – disseppellendo il carattere cooperativo che giace al cuore del diritto privato – ha scritto un’opera magistrale sulla natura del diritto e sui motivi, formidabili e insospettati, per cui questo sapere e questa tecnica, la cui inconfessata politicità conosce oggi un nuovo protagonismo, ha a che fare in modo eminente con la capacità di dare forma ai rapporti, alle relazioni e ai bisogni che organizzano la nostra vita comune. Chi leggerà questo libro e accetterà, con Cesarini Sforza, di mettere a soqquadro i certissimi confini che separerebbero i domini del pubblico e del privato sarà obbligato a pensare al diritto in una forma radicalmente nuova.
Indice
Nota al testo
Il diritto dei privati
I.
1. Diritto dei privati e diritto statuale
2. Subbiettivismo ed obbiettivismo
3. Il diritto come norma
4. Il diritto come rapporto
5. «Ubi ius ibi societas»
6. L’ordinamento giuridico
7. Creazione ed applicazione del diritto
8. L’unità del diritto
II
9. Gli «strati» della realtà giuridica
10. Parallelismo tra diritto dei privati e diritto statuale
11. Organizzazione ed ordinamento
12. Organizzazioni diffuse ed organizzazioni specializzate
13. Irrilevanza delle prime per l’ordinamento statuale
III
14. I corpi sociali volontari
15. Associazioni ed istituzioni
16. Autonomia dei corpi sociali
17. Distinzione tra autonomia sociale e contratto di società
18. Rilevanza e personalità giuridica
19. Irrilevanza dei corpi sociali non personificati
20. Gli «effetti giuridici» degli ordinamenti extrastatuali
IV
21. Diritto pubblico e diritto privato dei corpi sociali
22. Il «governo» delle associazioni
23. Diritti ed obblighi degli associati
24. I poteri disciplinari-penali
25. I poteri disciplinari-tecnici
26. Diritto privato dei privati: rapporti originali
27. Diritto privato dei privati: sostituzione di rapporti del diritto statuale
28. Ordinamenti e giudizi privati
Preliminari sul diritto collettivo
Zona Cesarini. Linee per una rilettura de Il diritto dei privati, di Michele Spanò
Riferimenti bibliografici
L'autore
Widar Cesarini Sforza (Forlì 1886-Roma 1965) è stato uno dei maggiori filosofi del diritto italiani. Già direttore del «Resto del Carlino», ha insegnato teoria generale del diritto nell’Università di Bologna e poi filosofia del diritto nelle Università di Pisa e di Roma. Tra i suoi scritti: Principî filosofici di una nuova teoria del diritto (1911); Il concetto del diritto e la giurisprudenza integrale (1913); Filosofia del diritto e filosofia della storia (1915); Oggettività e astrattezza nell’esperienza giuridica (1934); Idee e problemi di filosofia giuridica (1956); Vecchie e nuove pagine di filosofia, storia e diritto (2 voll., 1967).